È la Puglia che si esprime attraverso i suoi vitigni autoctoni e le declinazioni territoriali di vitigni internazionali, è una storia che parla di Negroamaro, che racconta di Primitivo, che rievoca il Susumaniello, che narra di Bianco d’Alessano, di Verdeca, e che accoglie lo Chardonnay.
Sono i vitigni che compongono la collezione Marmorelle, accostati a raffigurazioni provenienti dalla simbologia dei trulli di Alberobello, in Puglia, riconosciuti patrimonio UNESCO dell’umanità.
Questi “segni” fatti con la calce, venivano apposti sui “pinnacoli” dalle famiglie contadine, e lì si possono trovare ancora oggi.
Non semplici decorazioni e ornamenti, ma elementi propiziatori e magici in grado di influenzare il corso degli eventi.
Ciascuna bottiglia crea una connessione tra i due tempi, passato e presente, in cui chi sceglie il vino può riconoscersi e adattare significati profondi a seconda dell’occasione.